La responsabilità medica è il ramo del diritto civile che disciplina le conseguenze giuridiche derivanti da comportamenti colposi o dolosi di medici, strutture sanitarie o operatori del settore, che abbiano causato un danno al paziente.
Questo ambito regola i rapporti tra paziente e professionista sanitario, fondandosi sui principi della diligenza, della competenza e del consenso informato, elementi essenziali per garantire la tutela della salute e della dignità della persona.
La responsabilità medica può essere contrattuale — quando deriva dal rapporto diretto tra paziente e struttura sanitaria o professionista — oppure extracontrattuale, quando il danno si verifica in assenza di un vincolo contrattuale. In entrambi i casi, il paziente deve dimostrare l’esistenza del danno, il nesso causale e la condotta colposa del medico.
Un aspetto centrale di questo ramo del diritto è la ricerca di un equilibrio tra la tutela del paziente e la protezione della libertà e serenità dell’esercizio professionale del medico, evitando che il timore di responsabilità condizioni l’attività sanitaria.
Il diritto della responsabilità medica mira a garantire giustizia e trasparenza nei casi di errore sanitario, promuovendo una sanità fondata su professionalità, fiducia reciproca e rispetto dei diritti fondamentali del paziente.